LegalitAlternanza

Si è tenuto il 14 maggio scorso all’Istituto Manzoni di Suzzara il work shop “SCUOLA E TERRITORIO: collaborazione per la legalità”, nel corso del quale gli studenti della IV liceo scientifico hanno illustrato i risultati della ricerca “Legalitàlternanza: Alternanza civica e corresponsabilità sociale”, che hanno realizzato in un’esperienza scuola-lavoro di alternanza civica negli ultimi due anni.

Il progetto è stato promosso da Paola Bruschi, dirigente dell’Istituto, che svolge nel sistema scolastico mantovano il ruolo di Polo Territoriale per la Legalità e coordina “Rete Alternanza Mantova”, e ha consentito agli studenti coinvolti non solo di sviluppare le proprie competenze, ma anche di misurarsi con i temi centrali della sicurezza e delle legalità, interpretando un ruolo di cittadinanza attiva nella identificazione dei problemi del territorio.

REGOLE

La ricerca, realizzata rispettando tutti i principi della metodologia della ricerca e, dunque, più che attendibile nei suoi risultati, ha infatti compreso una rilevazione con questionario sul tema sicurezza/legalità rivolta a tutti gli studenti dell’istituto e una “mappatura” del comune di Suzzara, una perlustrazione del territorio che vi ha identificato e documentato “tracce” d’illegalità o motivi d’insicurezza.

“Hanno tutti duramente lavorato, investendo la propria creatività e il proprio impegno. Tutte le attività sono state realizzate in modo partecipato e gli studenti sono stati i primi e gli autentici protagonisti di tutto il percorso.” ha commentato nella sua relazione Roberta Furlotti, ricercatrice e conduttrice del percorso.

Non a caso, le relazioni degli studenti sono state considerate di grande interesse dagli intervenuti, tra cui Ivan Ongari, sindaco del Comune di Suzzara, Roberta Lorenzini, project manager del progetto “Gioven-Tu”, Tiziano Gazzarra, presidente del comitato suzzarese “Controllo di vicinato” e Andrea Poltronieri, project manager del progetto Co-Mantova, che ne hanno colto e commentato gli stimoli, dialogando con gli studenti.

Molti gli spunti di riflessione e di lavoro emersi che hanno offerto un quadro articolato dei comportamenti, degli atteggiamenti e delle percezioni sul tema di una generazione (hanno risposto al questionario ragazzi tra i 13 e i 19 anni) e messo in risalto punti critici come, per esempio, la diffusione dei rischi connessi ad una utilizzazione imprudente dei social (il 53% dei ragazzi, massicci utilizzatori della rete, rende riconoscibili i luoghi che frequenta e il 20% concede la propria amicizia a “chiunque”).

Moniti e ragioni di riflessione emergono dalla ricerca, inoltre, per educatori, genitori e adulti in genere, nelle situazioni più critiche tendenzialmente esclusi dalla confidenza dei propri ragazzi e raramente interlocutori nella ricerca di soluzioni: in caso di aggressione fisica un terzo dei giovani intervistati denuncerebbe l’accaduto a un adulto (genitore o autorità), ma solo una quota attorno al 10% si rivolgerebbe ad un adulto se avesse sentore che giovani conoscenti compiono piccoli furti o trafficano in sostanze stupefacenti e una quota ancora inferiore (attorno al 5%) se un compagno si compromettesse con il gioco d’azzardo o sospettasse comportamenti violenti di un amico verso la propria ragazza.

Si tratta solo di esempi, che potrebbero essere arricchiti anche considerando le differenze che si registrano tra ragazzi e ragazze e tra giovani di età diverse. La disponibilità dei report di ricerca (focus tematici, tavole statistiche e “mappatura” territoriale) presso l’Istituto Manzoni e la pubblicazione prossima dei principali risultati sul sito di “Rate alternanza” (www.retescuolalavoro.it) e su quello dell’istituto (www.manzoni.gov.it) potranno soddisfare presto curiosità e interessi. Approfondimenti e materiali nel merito dell’esperienza sono inoltre disponibili sul portale Co-Mantova (www.comantova.it).

LegalitAlternanza: presentazione risultati